Fine di un incubo per i genitori di Basiglio: dopo due mesi, finalmente i loro due bambini tornano a casa. La sorellina, di 9 anni, dovrebbe tornare con i genitori già stasera; il fratello, di 13 anni, giovedì prossimo. Lo ha reso noto il legale della famiglia, Antonello Martinez: «Con il rientro a casa dei due bimbi è finalmente finito un brutto incubo durato 62 giorni che, a me personalmente, sono sembrati interminabili. Immagino con tristezza come lo siano stati per i genitori e, ancor più, per i bambini».
LA VICENDA - Tutto era cominciato il 14 marzo scorso. I servizi sociali di Basiglio si presentano all'improvviso a casa della famiglia, che sta festeggiando il compleanno del figlio maggiore. Senza dare spiegazioni prelevano i due fratellini e li sistemano in due comunità protette. Il giudice del Tribunale per i minorenni ha deciso così. Causa di tutto, un disegno «osè» che raffigura una bimba accovacciata su un ragazzino. Sopra, la scritta: «Giorgia (nome di fantasia) tutte le domeniche fa sesso con suo fratello, per 10 euro. A lei piace». La piccola chiarisce subito: «Macché, quello l'ha fatto la mia compagna per farmi dispetto, perché ho i dentoni e sono povera». I genitori confermano: «Il disegno era una trappola, i nostri figli sono discriminati solo perché meridionali» e meno ricchi dei compagni di scuola.
RESPONSABILITA' DA CHIARIRE - «L'unico ed esclusivo obiettivo che ci eravamo prefissati quel triste 14 marzo scorso è stato raggiunto - ha dichiarato l'avvocato Antonello Martinez - e quindi da oggi, senza avere più le mani legate e l'ossessiva pressione di sapere le due creature innocenti ingiustamente chiuse in due istituti lontano dai loro genitori, ci si deve necessariamente concentrare sui passi da effettuare in sede civile e penale, affinché chi ha delle responsabilità, di qualunque natura esse siano, in questa drammatica vicenda renda conto alla Giustizia ed all'opinione pubblica, cosicché casi come questo non si debbano più ripetere».
RINGRAZIAMENTI E CRITICHE - Il legale ha voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno aiutato in questi giorni, cominciando dal gruppo di mamme di Basiglio, che si sono organizzate in comitati per sollecitare il ritorno a casa dei bimbi e il 6 maggio hanno organizzato un corteo di solidarietà, chiedendo che i due bambini fossero restituiti ai genitori il prima possibile. Martinez ringrazia anche gli esponenti della politica che «a prescindere dal colore di appartenenza, hanno interpretato con saggezza e lungimiranza il ruolo di chi si pone al servizio della collettività». Unica riserva il legale l'ha espressa per il sindaco di Basiglio, Flavio Cirillo, «uomo del quale non ho condiviso un solo gesto sia umano che istituzionale». Martinez ha inoltre ringraziato i periti di parte, Guizzardi e Casonato, il pediatra Benozzi, i media e «la nostra meravigliosa Italia che attraverso il popolo dei blog e a tantissime persone che con telegrammi, telefonate, fax e quant'altro mi hanno dato costanti segnali di solidarietà».
L'APPELLO: CHI SA PARLI - Il legale ha rivolto un appello affinché chi conosce i veri motivi della vicenda ora parli. «Chi vive a Basiglio conosce perfettamente i veri perché che hanno determinato questa tristissima storia. Non basta sapere! Coloro i quali hanno cognizione diretta devono testimoniare, devono vincere la paura e, come già successo in due occasioni, di cui una risolutiva per l'istruttoria civile, devono farsi coraggio e riferire a me, o meglio ancora direttamente all'Autorità Giudiziaria. Chi sa deve aiutare la Giustizia a scoperchiare completamente il nauseante pentolone che racchiude una delle pagine più squallide del nostro Paese».
da Corriere della Sera
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