Circolo PD Basiglio

lunedì 25 giugno 2012

Richiesta Consultazione Popolare da parte dei cittadini di Basiglio sull’adozione del PGT

Al Sindaco del Comune di Basiglio
Alla Giunta del Comune di Basiglio
Ai Consiglieri Comunali di Basiglio

Il Circolo PD “Enzo Biagi” e il Gruppo Consiliare PD inoltrano alle SS. VV. la petizione con cui i cittadini firmatari chiedono al Sindaco, e a tutta l'Amministrazione, di INDIRE con URGENZA una Consultazione Popolare, lanciata anche dal Capo Gruppo Consiliare PD Daniela Re, a cui possa partecipare la cittadinanza con diritto di voto, per esprimersi in modo favorevole o meno in merito al PGT presentato dalla Amministrazione Comunale nella seduta del 15 Maggio 2012, prima che venga portato in Consiglio Comunale per l’Adozione.
Visto il numero consistente dei firmatari della petizione , l’elevato interesse collettivo sull’argomento PGT , la consistente partecipazione , da noi promossa, dei singoli cittadini alle osservazioni alla VAS e anche la richiesta sia del ns. Gruppo Consiliare che del ns. Circolo di attivare le procedure per il Referendum Consultivo, che ad oggi risulta lento nel suo iter procedurale,
si invita
il Sindaco e la Giunta a considerare positivamente ed in tempi brevi questa possibilità di offrire alla cittadinanza intera l’occasione di poter esprimersi democraticamente sul futuro di Basiglio,
Infatti la partecipazione dei cittadini, attraverso il Referendum o la Consultazione Popolare su importanti tempi che coinvolgono il territorio, è il cuore della democrazia e di una corretta amministrazione.
Siamo sicuri che i cittadini di Basiglio giudicheranno positivamente questa iniziativa accolta dall’Amministrazione Comunale così come già avvenuto nel 1993.
In attesa di un rapido riscontro porgiamo cordiali saluti.
Si allegano le firme
Basiglio 19 Giugno 2012
Daniela Re
Capo Gruppo Consiliare PD
Giovanni Monaco
per il Coordinamento del Circolo PD

martedì 19 giugno 2012

PGT : Chiesta la Consultazione Popolare!



Oggi sono state consegnate in Comune le centinaia di firme dei cittadini di Basiglio che chiedono insieme a noi l'indizione da parte del Sindaco della Consultazione Popolare per poter esprimersi sull'adozione del PGT presentato il 15 Maggio scorso.

Questo perchè i tempi del Referendum Consultivo, anche da noi sostenuto, si stanno allungando e si avvicina la scadenza per l'approvazione definitiva del PGT.

Quindi auspichiamo che il Sindaco, come già avvenuto nel 1993, di sua iniziativa convochi i cittadini ad esprimersi in merito a questa questione che da due anni è vissuta come un vero abuso di potere da parte dell'Amministrazione Comunale. Speriamo bene, altrimenti non resta che il TAR per fermare questa cementificazione folle e inutile.

Giovanni Monaco
per il Coordinamento del Circolo PD "E. Biagi"

Daniela Re
Capo Gruppo Consiliare PD

mercoledì 13 giugno 2012

PGT : I CITTADINI VOGLIONO ESSERE CONSULTATI !!!

Gent.li Cittadini ,

Sabato 16 Giugno 2012 dalle ore 9,30 alle ore 13,00

Siete fortemente invitati a venire presso il nostro banchetto in Piazzetta del Commercio (spazio antistante Unes) per firmare la richiesta all’Amministrazione Comunale di indire direttamente, come avvenne nel 1993 e come chiesto anche dal Capo Gruppo Consiliare PD Daniela Re, una Consultazione Popolare sull’approvazione o meno del PGT presentato dal Sindaco nell’Assemblea del 15 Maggio 2012, prima che lo stesso venga approvato in Consiglio Comunale.

Già centinai di concittadini hanno sottoscritto questa petizione condividendone il reale spirito di opportunità per l’intera Basiglio e la sua urgenza e necessità, questo aldilà dell’appartenenza politica o ideologica.

Pur continuando a sostenere la necessità di arrivare al più presto all’indizione del Referendum Consultivo, dobbiamo segnalare però i “ritardi” a cui è soggetto l’iter per la sua indizione.

Infatti la prossima riunione dei Garanti, che speriamo sia conclusiva della prima fase referendaria, sarà svolta (sembra!) il 28 Giugno p.v. ben 84 giorni dopo la nomina del Comitato dei Garanti nel Consiglio Comunale Straordinario del 4 Aprile 2012.

Quindi ci rivolgiamo direttamente alla Cittadinanza intera invitandola a
PARTECIPARE NUMEROSI E A DIFFONDERE LA NOTIZIA.
NOI NON CI FERMIAMO!!!


Giovanni Monaco
per il Coordinamento del Circolo PD

Daniela Re
Capo Gruppo Consiliare PD

venerdì 8 giugno 2012

Sintesi della relazione alla Direzione nazionale del segretario Pier Luigi Bersani


Se in un sommovimento così profondo, se in acque cosi mosse, qualcuno pensa che il compito nostro sia quello di giostrare sugli accorgimenti tattici o sui rapporti politici o perfino sui temi programmatici, si sbaglia. Sono cose che ci vogliono ma che da sole non arrivano a grande parte della popolazione.

Il sommovimento è molto, molto profondo. “Tocca a noi” vuol di re tocca a noi giocarcela e investire il consenso che abbiamo sul punto principale della questione, il punto che sta fra politica e popolo, che sta nella faglia che si è aperta fra grande parte dei cittadini e il sistema e che nel profondo, secondo me, è un bisogno di sentirsi comunità e l’impossibilità di esserla: perché la grande traduttrice, colei che traduce l’individuo nella comunità, e cioè la politica, ha ormai un suono che tantissima gente non sente.
Quindi noi non staremo fermi. Ci muoveremo. Non lasceremo erodere il consenso che abbiamo, lo investiremo rischiando qualcosa, come succede sempre per un investimento.

Ecco dunque il percorso che vi propongo e che è organizzato su tre punti.
Primo punto. Per intervenire su quella faglia, su quella frattura bisogna cominciare dalla legge elettorale. Adesso basta. Districhiamo il nodo che si è avviluppato fra riforma elettorale e costituzionale. Il Semipresidenzialismo non è la nostra opzione. Noi siamo per un sistema parlamentare riformato, semplificato e rafforzato, per un ruolo forte del Governo e per una preziosa funzione di equilibrio del Presidente della Repubblica. Naturalmente il semipresidenzialismo è una posizione legittima, ma non è comunque percorribile in questo scorcio di legislatura.

Lo stesso PDL nei suoi emendamenti riconosce l’esigenza di leggi di attuazione non banali (a cominciare ad esempio dal conflitto d’interesse) e che non potrebbero essere lasciate fra le varie ed eventuali. E per favore, non si mostri di voler proseguire l’iter o far finta di proseguirlo con qualche voto a maggioranza. In una situazione come quella in cui siamo sarebbe ridicolo. Abbiamo detto più volte e lo ripetiamo che per noi la prossima sarà una legislatura costituente. Siamo pronti a prenderci impegni su questo anche trovando assieme le vie ed eventualmente gli strumenti per formalizzare questo impegno. La legge elettorale sia quindi liberata da ogni condizionamento. Lo ripetiamo per noi (e non solo per noi!) il doppio turno di collegio ha una sua rinnovata attualità, dal punto di vista della percezione dei cittadini, della chiarezza politica, del contributo che può dare in termini di composizione e quindi di governabilità (questione che sta emergendo acutamente). Il doppio turno non è come è ovvio necessariamente connesso agli assetti costituzionali. Questa è la nostra proposta, che ribadiamo, sperando che si comprenda che non è per noi (noi avremmo più sicuri vantaggi da altre soluzioni) ma è per l’Italia.

Detto questo, noi non aggiungiamo: o è così o ci teniamo il porcellum. Se qualcuno di noi lo pensasse (e non lo credo) dovrebbe avere la bontà di dichiararlo. Non possiamo permetterci che ad ogni passo di mediazione parta l’accusa di volerci vendere l’anima. Io ribadisco il no al porcellum che considero una causa principe del distacco dei cittadini e che non ha consentito la governabilità. Considero peraltro che i tempi ormai sono molto molto stretti.

Alfano ha detto: tre settimane! Gli rispondo: bene, tre settimane e si decide se c’è l’accordo o no e lo si decide all’aperto. I nostri paletti concettuali sono chiari:
1) basta liste bloccate. Per noi la strada maestra sono i collegi.
2) massima attenzione alla governabilità e quindi alla possibilità dei cittadini di pronunciarsi utilmente sull’indirizzo di governo. Ai primi di luglio dobbiamo sapere con ragionevole certezza la soluzione. Chiedo quindi mandato alla Direzione per metterci al lavoro da domani con le altre forze politiche.

Il Secondo punto del percorso su cui ugualmente lavorare da domani è un UN PATTO DEI DEMOCRATICI E DEI PROGRESSISTI PER L’ITALIA.

E’ una proposta che propongo di avanzare non solo ai Partiti di un centrosinistra di Governo ma ad Associazioni, Movimenti, Liste Civiche, Sindaci e Amministratori, Singole personalità che si riconoscono nel campo democratico e progressista. Un Patto, e cioè una Carta di intenti PER LA RICOSTRUZIONE E IL CAMBIAMENTO che delinei una idea di Paese alternativa alle pulsioni regressive e populiste a cui l’Italia e l’Europa sono esposte. Una carta di intenti in cui possano riconoscersi le chiavi essenziali del nostro progetto (la legislatura costituente e la riforma delle istituzioni e della politica; il lavoro e la conoscenza, la loro centralità; l’equità, il civismo, la legalità).

Una carta di intenti che significhi per tutti una forte assunzione di responsabilità verso il Paese, verso la sua salvezza e le sue esigenze di cambiamento e di riforma e verso le speranze della nuova generazione. Quindi un passaggio non formale ma sostanziale che seguiremo assieme già dai prossimi giorni.

Terzo punto. Io credo che sia giusto ed utile che sulla scorta di questo fondamentale Patto si proceda entro l’anno a primarie aperte per la scelta del candidato dei Progressisti e dei Democratici italiani alla guida del Paese. Io mi candiderò, ma mi candiderò dentro a quel percorso e in una giornata di grande partecipazione costruita non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione ma per ricavare governabilità dalla partecipazione, per riconnettere politica e società, per mettere in movimento la forza dei progressisti e non lasciarla spettatrice di acrobazie altrui, spesso senza capo né coda; perché alla fine la democrazia è guardare la gente negli occhi e farla scegliere liberamente. Si dimostrerà che questo lo facciamo solo noi. O vogliamo forse disperdere un punto di forza, un punto distintivo così grande e così vero?

So di chiedere al mio Partito un atto di generosità e il coraggio di una sfida. Conosco bene le contraddizioni, i problemi che dovremo affrontare. Ma io ho sempre pensato che metterci al servizio di un processo più grande di noi non riduce né il ruolo né la forza del nostro Partito. Le accresce, semmai. Facciamo questo percorso con fiducia e sicurezza. La strada che abbiamo compiuto assieme dal Lingotto ad oggi ha avuto inciampi, problemi, difficoltà. Ma ci siamo. Siamo il principale Partito del Paese; siamo un Partito centrale, ma non nella geometria politica; siamo centrali nel rapporto fra politica e Paese. E’ questa la responsabilità da prenderci per essere davvero utili all’Italia.
La relazione è stata votata e approvata all'unanimità

venerdì 1 giugno 2012

BERSANI A 'CIRCOLI', LANCEREMO SFIDA CAMBIAMENTO PAESE

"Sappiamo che il cammino che ci attende dipenderà per larga parte dal vostro impegno perchè è a partire dai territori che la politica e la società possono e devono darsi la mano per ottenere l'apertura di una nuova fase e archiviare il populismo". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e nella lettera di convocazione inviata ai 6000 segretari di circolo che si riuniranno in assemblea sabato 23 giugno.

"Sarà l'occasione, continua Bersani nella missiva, per un confronto aperto, dare un contributo, per lanciare tutti insieme la nostra sfida per il cambiamento del Paese", conclude.
(ANSA, 01.06.2012)