Una squadra pronta a contrastare le azioni del governo di Silvio Berlusconi ma anche a proporre soluzioni alternative ai problemi che affliggono il paese. È il governo ombra varato dal segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni. Politici affermati come Piero Fassino e Pierluigi Bersani accanto a volti nuovi come Pina Picierno e Matteo Colaninno. E una forte presenza femminile: nove donne su ventuno componenti. Tra i nomi annunciati da Veltroni anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al "dicastero" delle riforme per il federalismo. Fanno parte del governo ombra Marco Minniti (interno), Piero Fassino (esteri), Pierluigi Bersani (economia), Linda Lanzillotta (pubblica amministrazione), Ermete Realacci (ambiente), Giovanna Melandri (comunicazione), Vincenzo Cerami (cultura), Lanfranco Tenaglia (Giustizia), Maria Pia Garavaglia (Istruzione), Matteo Colaninno (Sviluppo economico), Roberta Pinotti (Difesa), Alfonso Andria (Agricoltura) Ermete Realacci (Ambiente), Andrea Martella (Infrastrutture), Giovanna Melandri (Comunicazione), Mariangela Bastico (Regioni), Vittoria Franco (Pari opportunità), Beatrice Magnolfi (Semplificazione), Maria Paola Merloni (Politiche comunitarie), Michele Ventura (Attuazione del programma), Pina Picierno (Politiche giovanili). Ricardo Franco Levi, sarà il portavoce del governo ombra , mentre il coordinatore dell'esecutivo (l’alter ego di Gianni Letta) sarà invece Enrico Morando.
Alle riunioni del Governo-ombra parteciperanno anche Dario Franceschini, vicesegretario del Partito, ed i due capigruppo alla Camera e al Senato, Antonello Soro e Anna Finocchiaro.
“Il governo ombra avrà il ruolo non solo di dire no ma di formulare proposte alternative, come accade nei paesi dove è previsto costituzionalmente, come in Gran Bretagna”. E scherzando sui tempi: “Avevamo detto 48 ore ma abbiamo anticipato a 46. C'è stata la massima disponibilità di tutti e sono molto contento e soddisfatto. Non ci sarà il ministero per i Rapporti con il Parlamento, ruolo ricoperto dai capigruppo, ma abbiamo deciso di avere un ministero delle Comunicazioni a presidio della libertà di informazione, con Giovanna Melandri. A questo proposito, le donne sono nove su ventuno, il 43%, quasi quanto il governo spagnolo di Zapatero".
Veltroni e Franceschini in mattinata sono saliti al Quirinale per presentare al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,lo shadow cabinet: "Abbiamo informato il capo dello Stato della nostra iniziativa politica per organizzare l'attività di opposizione attraverso il modello anglosassone".
Veltroni ha inoltre annunciato che la prima riunione del governo ombra si terrà lunedì pomeriggio alle 17 e poi tornerà a riunirsi ogni settimana.
Il Partito democratico, accanto al "governo ombra", avrà una nuova struttura che affiancherà il segretario Walter Veltroni: un coordinamento composto di dieci membri. Lo ha annunciato Dario Franceschini, spiegando che con la nascita del “governo ombra” cesserà di esistere l'esecutivo ma nasce un coordinamento di cui faranno parte Piero Fassino, Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta oltre allo stesso vicesegretario, a Goffredo Bettini, Antonello Soro e Anna Finocchiaro, Beppe Fioroni per il coordinamento organizzativo e a Paolo Gentiloni che coordinerà il settore comunicazione. Le decisioni prese verranno sottoposte alla direzione che si terrà il 16 maggio.
Veltorni ha ribadito la linea politica del partito: "Il Pd non aspira ad essere autosufficiente ma a raggiungere comunque delle dimensioni tali a far si che esso sia il perno riformista di una possibile alleanza. Noi non siamo su una posizione di autosufficienza - ha spiegato - o su una che nega le alleanze. Ma qualsiasi alleanza deve avere un perno riformista che possa proporre un accordo programmatico, poi potranno nascere delle alleanze sia a livello locale che a livello nazionale". In ogni caso, ha detto infine Veltroni, "non saranno più alleanze contro ma alleanze su un programma sancito da un partito delle dimensioni del 33-34%".
Per Fassino "si dimostra che il PD non intende arroccarsi in una opposizione sorda o cieca, ma incalzare ogni giorno il governo con progetti e proposte che partano dai problemi del Paese e offrano risposte alle aspettative degli italiani".
Iniziativa promossa anche da Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori: "Auguriamo al governo ombra di poter svolgere al meglio il proprio lavoro. Ad esso assicuriamo il nostro appoggio e apporto costruttivo nel rispetto per l'alleanza e dell'impegno preso con gli elettori. L'Italia dei Valori prende atto con rispetto del governo ombra formato dal PD che, per le personalità
chiamate a farne parte, all'evidenza, pare professionalmente più credibile e competente del governo Berlusconi".
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