Circolo PD Basiglio

venerdì 18 settembre 2009

LETTERA AGLI ISCRITTI DI EMANUELE FIANO

Cara Democratica, caro Democratico,
io sono convinto che il nostro grande progetto di innovare e trasformare la politica, per dar vita ad una nuova stagione di giustizia, sviluppo e partecipazione nel nostro Paese, sia ad un passaggio davvero cruciale.
Dobbiamo rialzare la testa, uscire dallo smarrimento che negli ultimi tempi abbiamo vissuto e non rinunciare alla battaglia per il cambiamento, in Italia come nella nostra regione. Se non lo faremo, saremo destinati alla marginalità e alla sconfitta.

Questo congresso è per noi un'occasione per parlare dell'Italia e della Lombardia oltre che del futuro del nostro partito.
Per questo ho deciso di candidarmi come segretario regionale lombardo del PD:
perché è il momento di spendersi completamente e in prima persona per ciò in cui si crede e per rafforzare sempre più il nostro Partito attraverso il confronto vero delle idee e l'uso delle Primarie.

Mi candido convinto di poter essere il segretario che in Lombardia deve guidare il Partito che potrà cambiare la nostra regione davvero, ponendo fine ad un sistema di potere lungo 15 anni che ha soffocato le qualità della Lombardia sotto una montagna di interessi particolari, togliendole autonomia, orgoglio e slancio.

I Congressi e le Primarie che ci apprestiamo a vivere non sono una guerra: sono, invece, la grande opportunità che abbiamo per confrontarci e costruire un nuovo inizio per noi Democratici, dove, rispettosi e coscienti dei percorsi e delle radici di ognuno di noi, si pensi e si costruisca insieme il futuro, senza mai voltarsi indietro, con coraggio, responsabilità e determinazione.

Dobbiamo rialzarci, convinti di avere la passione e gli strumenti per rappresentare il Paese che lavora e vive onestamente, rispondendo alle domande e ai bisogni che esso esprime, offrendogli una nuova visione di sviluppo equo e sostenibile, una nuova stagione di garanzie sociali unite ai diritti individuali, offrendogli un Partito capace di interpretare insieme i diritti e le speranze di chi vive, lavora e produce onestamente. Noi, possiamo davvero farlo insieme, uscendo una volta per tutte da uno stato di minorità che, soprattutto qui, ci affligge e ci limita, imparando anche dagli errori passati per non ripeterli più.

Per questo la mia scelta per il segretario nazionale è convintamente a favore di Dario Franceschini, perché in questi pochi mesi ha fatto bene e tenuto unito il PD in un momento di grave difficoltà e perché capace di farci superare la logica delle passate appartenenze, di intraprendere il nuovo cammino verso il futuro che abbiamo scelto.

La mia candidatura, però, vuole andare anche al di là della mozione nazionale per cui io voterò, perché a partire dalla Lombardia, serve un'idea di partito regionale che non ricalchi gli schemi nazionali. Io penso e credo in un Partito capace di unire i suoi iscritti e i suoi elettori, valorizzando i primi e coinvolgendo costantemente i secondi, dove l'autonomia locale sia ricchezza per un nuovo grande progetto nazionale e non venga mai negata o messa in secondo piano, soprattutto per quel che riguarda le rappresentanze istituzionali, i ruoli di responsabilità, le risorse.

E' per tutto ciò che intendo battermi e chiedo a tutti coloro che non si rassegnano alle sconfitte di impegnarsi con me in questo congresso.
Possiamo e dobbiamo far rinascere un grande Partito Democratico, possiamo e dobbiamo batterci per una nuova Lombardia.
Possiamo e dobbiamo farlo, adesso e insieme.

Emanuele Fiano

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