Basiglio, 3 ottobre 2011
- Stop ai volantinaggi, raccolte firme e «adunanze» senza l’autorizzazione preventiva del sindaco. È quanto deciso da Marco Flavio Cirilllo a Basiglio che ha incassato però subito una serie di proteste. L’opposizione insorge e minaccia di scendere in piazza, «senza chiede l’autorizzazione».
«Nell’ultima seduta del Consiglio comunale sono state introdotte delle norme che palesemente limitano qualsiasi azione di informazione politica e sociale sul territorio - spiega Giovanni Monaco, esponente del Pd locale -. Camuffando questa iniziativa con nobili parole di “tutela dell’ambiente o tutela del decoro urbano” si mettono in campo iniziative di censura preventiva verso le forze di minoranza e chiunque voglia dire la sua. A Basiglio alcune norme introdotte prevedono l’autorizzazione preventiva ed hanno alcuni limiti che difficilmente potranno essere rispettati, come quello di restare a 200 metri da aree verdi, in una città che (fortunatamente) è immersa nel verde».
Quindi salvo specifica autorizzazione a Basiglio e nella sua frazione di Milano 3 sarà vietato l’utilizzo di altoparlanti o altri strumenti sonori a scopo pubblicitario o di propaganda. Sarà vietato il volantinaggio, la distribuzione e la diffusione di materiali pubblicitari o propagandistici di qualunque natura in un raggio di 200 metri dagli asili, dalle scuole di ogni ordine e grado, dagli edifici pubblici e dai parchi gioco; sarà vietato occupare gli spazi pubblici o asserviti all’uso pubblico con vessilli, bandiere o stendardi anche senza il collocamento di arredi di vario genere, si configura come occupazione del suolo pubblico e pertanto è soggetta a specifica autorizzazione e al pagamento delle relative imposte.
«È evidente che ci si trova davanti ad una norma passibile di incostituzionalità e vessatoria nell’intenzione di ridurre gli spazi informativi delle minoranze - conclude Giovanni Monaco -. Siamo pronti a scendere in piazza per dire non a queste scelte».
Dal Comune replicano che si tratta di iniziative condivise dai cittadini e che la protesta è strumentale.
di Massimiliano Saggese
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